Antiproibizionismo e Pedagogia Hacker

Tecnologie del dominio. Lessico minimo di autodifesa digitale

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di Ippolita

Con la diffusione su larga scala degli smartphone, avvenuta in meno di dieci anni, tutti siamo certi di sapere usare gli strumenti tecnologici, ma è davvero così? È ormai un tabù dire che ci si sente poco inclini all’informatica e nemmeno esiste più chi scherzosamente si definisce un “utonto”. Ognuno conosce le migliori applicazioni gratuite che il web ci mette a disposizione e i nostri device sono diventati abituali strumenti di uso quotidiano. Nel giro di pochi anni siamo diventati tutti esperti. Continua a leggere

Costruzione di comunità

Migrazioni e saperi

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di Behts Ampuero Valera (Asinitas Onlus)

Asinitas si occupa di educazione, insegnamento dell’italiano e d’intervento sociale nell’ambito dell’immigrazione. Dal 2005 gestiamo due Centri Interculturali i quali hanno come fulcro le scuole d’italiano rivolte a rifugiati, richiedenti asilo, donne e mamme migranti con bambini piccoli. Continua a leggere

Un ricordo per Simonetta Salacone

La scuola del futuro

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di Antonella Rossilli

Con Simonetta le esperienze erano sempre intense della scuola, si trattava di una vera e propria comunità di ricerca educativa.
Dentro scuola però c’era anche la necessità di amministrare, gestire, tenere i collegi. Chi di noi non ha rimpianto per i “collegi fiume”? «Più di 3 volte sullo stesso argomento non puoi intervenire… è ora che facciamo un regolamento in questo collegio!», sentenziava Simonetta, ma poi se lo dimenticava, perché lei era istintivamente affascinata dal disordine produttivo. Continua a leggere

Don Milani: la sfida incompresa

La scuola del futuro

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di Eraldo Affinati

*Articolo pubblicato su «La Repubblica» del 17 aprile 2017

Don Lorenzo Milani morì il 26 giugno 1967 a Firenze nella casa di via Masaccio 208, a soli quarantaquattro anni, stroncato dal linfoma di Hodgkin. Ad accudirlo furono gli scolari, ai quali, scrisse nel suo Testamento, aveva voluto più bene che a Dio, sperando nella Sua benevola comprensione. Quattro mesi dopo venne condannato, in quanto difensore degli obiettori di coscienza, accusati di viltà da un gruppo di cappellani militari toscani, ma il reato fu considerato estinto perché lui era deceduto. Continua a leggere

Rileggere Lettera a una professoressa ai tempi della Buona Scuola

La scuola del futuro

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di Girolamo De Michele

Vorrei prendere le mosse dall’assegnazione del premio Nobel a Kazuo Ishiguro, «che, in romanzi di grande forza emotiva, ha scoperto l’abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo». E immaginare quale potrebbe essere, invece il giudizio dell’OCSE sui suoi romanzi:

I suoi personaggi non posseggono un adeguato livello di competenze, l’autore appare carente sulle strategie di recupero, in particolare incapace di indicare una tempistica certa e misurabile, e poco consapevole della necessità di implementare conoscenze e abilità imprenditoriali. Continua a leggere

Gli insegnamenti del Maestro Po

I sensi della vittoria: oltre il risultato

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di Alessandra Carenza

Pensando a come l’attività motoria per l’infanzia venga proposta ai bambini e alle bambine dai tre agli undici anni nelle società sportive, credo sia importante fare un ragionamento tra educatori: maestri di scuola, tecnici sportivi, maestri di arti marziali/tradizionali e i genitori. Continua a leggere

Migrazioni al plurale, storia e politiche: un nodo decisivo

Migrazioni e saperi

IusSoli

 di Michele Colucci

Le letture egemoni dell’attuale contesto migratorio hanno finito per schiacciare il discorso pubblico sulla dicotomia vittime/carnefici e di portare l’attenzione esclusivamente sul cosiddetto fenomeno degli “sbarchi”, che ha assunto certo proporzioni ragguardevoli ma che rappresenta solo una parte degli attuali passaggi migratori nazionali e internazionali. Lo scenario migratorio che caratterizza l’Italia contemporanea si è fatto nel corso della seconda metà del Novecento e nel primo scorcio del nuovo secolo sempre più articolato e complesso. Di fronte a tale complessità la risposta istituzionale si è distinta e si continua a distinguere per un approccio sciatto, disordinato e prevalentemente repressivo, con un’accelerazione molto evidente nelle scelte degli ultimi mesi. Continua a leggere

Il quadro statistico degli alunni con cittadinanza straniera in Italia

Migrazioni e saperi

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di Ginevra Demaio (Centro Studi e Ricerche Idos)

Per affrontare il tema delle migrazioni e dei saperi con uno sguardo rivolto al mondo della scuola e dell’educazione, il punto di osservazione da cui voglio partire è quello dei numeri, più precisamente delle statistiche del Miur. Numeri che, se interpretati con attenzione e supportati da una visione interdisciplinare, aiutano a leggere il presente e a mettere a verifica quanto si sente ripetere come un mantra su immigrati, immigrazione, difficoltà di interazione, inconciliabilità delle differenze. Continua a leggere

Migrazioni e saperi

Migrazioni e saperi

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di Maurizia Russo Spena

Nella cornice mainstream della gestione della “crisi dei rifugiati” vi è un non-detto, volutamente celato, che rimane sullo sfondo e che è, invece, profondamente interrelato e coerente con quanto avviene al livello delle frontiere europee e nazionali. Qualcosa che ci aiuta ad inquadrare i processi di governo della mobilità umana all’interno di almeno un decennio di politiche di austerity, precarizzazione, impoverimento, razzializzazione, in risposta alla crisi economica e finanziaria dilagante. Continua a leggere

Perché lo sport, via, alla fine ti porta a costruirti una socialità, anche se non vuoi

I sensi della vittoria, oltre il risultato

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di Marika Marianello

 Perché lo sport, via, alla fine ti porta a costruirti una socialità, anche se non vuoi.

Enrico (Manzini)

1) Si gioca CON gli avversari e non contro gli avversari

Comincerei il dibattito a partire dalla mia lettura del libro di Flavia Sferragatta, Le mete dell’allenatore. Prospettive di psicologia dello sport per l’allenatore di rugby (edito da Franco Angeli nel 2013). Continua a leggere